Architetture/Architectures

Einander

1996-1999

About Einander

Quando ci chiamavamo EINANDER

Einander è una parola tedesca che significa “l’un l’altro, vicendevolmente”. Ma Einander è anche un gruppo interdisciplinare che cerca un approccio innovativo alle questioni della progettazione utilizzando linguaggi misti. 

È nato in una notte di agosto del 1996 a Mira sulla Riviera del Brenta. I suoi esponenti sono Cesare Battelli architetto e Claudia Bonollo artista e architetto. Dopo aver vissuto per un po’ fra la l’Italia e la Spagna, scelgono Madrid, dove fondano uno studio. 

Il gruppo Einander ristruttura e disegna gli arredi degli uffici della casa di produzione cinematografica Continental a La Coruña, realizzando anche alcuni affreschi.

Nel 1998, Einander disegna lo stand di Astro per Euroluce a Milano, e si occupa del progetto (architettonico e culturale) del Museo e del giardino degli Angeli a Turegano in Spagna, dove realizza un pavimento di 1500 mq, con vetri impastati con cemento e pigmenti colorati, dove ogni piano è dedicato a un tema diverso.

Il progetto è stato pubblicato nel catalogo della Primo premio Nazionale di Architettura Trevi Flash Art Museum, esposto in varie collettive e presentato a Roma, nella sala Paolina di Castel Sant’Angelo, in occasione della manifestazione “Gli Angeli su Roma”. 

When we were called EINANDER

Einander is a german word meaning “one another, mutually“. It is also the name of an interdisciplinary group that uses innovative approaches and diverse techniques to investigate planning issues. It came into being in August 1996 in Mira on the Riviera del Brenta, Venice.

It’s members are the architects Cesare Battelli and the artist and architect Claudia Bonollo made Madrid their base.

The Einander group designed the refurbishment and the frescoes of the offices of Continental. a production film company in La Coruña, Spain. In 1998 Einander designed the Astro Stand in Milan (Milan Design Week) and the project for the Museum and garden of Angels, in Turegano (Spain). A 1500 square meter floor is the only part that was completed. It is made with furnace waste and colored pigments. The project was published in The Trevi Flash Art Museum and exhibited at the Sala Paolina in Rome for the event “Gli Angeli su Roma” (Angels over Rome).

Translated by Carla Bonollo

Continental – La Coruña – fotos: Alberto Ferrero
Uffici della Continental La Coruña

MUSEO DEGLI ANGELI – TUREGANO (SPAGNA)

Torre del museo degli Angeli

Meta-morphic

1999-2000

About Meta-morphic

META-MORPHIC 
by Sergio Polano, critic of art and architecture

Apparente indecifrabile mappa dei territori dell’arte contemporanea: lo sguardo critico ormai sembra fisso su panorami lontani e orizzonti oscuri, distratto da memorie private e nostalgie futili, attratto da facili straripamenti e banali trasversamenti, immerso nella retorica triviale del quotidiano, affascinato dalla residuale sopravvivenza di moti retrogradi e detriti estetici. Quei territori han forse mosso i confini altrove, evadendo il senso comune, senza rinunciare ai propri scopi: rare orme lo suggeriscono, indizi certi di un dislocamento senza luogo; né potrebbe essere altrimenti, se ne tentiamo un ascolto senza pregiudizi, rischioso ma indispensabile, per discernere nell’assordante rumore che ci avvolge le poche voci che parlano, in misteriose lingue, della conoscenza di saperi a loro modo arcani. Trasformazione incessante dell’arte per sfuggire al proprio destino odierno: farsi opere, mutevoli connettivi di una trama tenue, per trascorrere nel mondo, restituendo tracce visibili di una lingua singolare che travalica il soggetto e si apre al mondo. Fabbrilità estenuante delle opere che affrontano questa sfida, lungo percorsi frammentati di episodi non lineari, di vischiosi sentieri interrotti; vettori di forze instabili, abbaglianti grumi di materia e luce, attraversano la matrice del loro farsi. Materia che muove, si contrae e dilaga, lungo direttrici senza; luce che si fa colore, paradosso della visione, riverberando per gradi e accenti, nell’eco di voci corali. Lampi improvvisi nel buio: per un istante, si riesce a vedere l’orizzonte; è quanto ci basta.

Before the critic’s gazing eyes Meta-morphic present a seemingly indecipherable map of contemporary art landscapes. Nowadays art criticism seems to be devoted to distant territories, dark and obscure. Its language, distracted by personal and nostalgic memories attracted by an effortless usage of emphatic and trivial analyses, is imbued with trite rhetoric and anchored to the residual substrata of aesthetic platitudes and obsolete readings.
Metamorphic’s boundaries circumscribe another world, whose legitimation goes beyond canonical law and is reinforced by its own existence. A landscape in which one can follow different directions, which become clues of a virtual displacement. If we want to preserve an unbiased point of view, we may find that this approach dangerously but inevitably is the only way to single out few voices in a confused soundscape. These voices speak mysterious languages and reveal their lore and wisdom.
It is a never-ending process of transfiguration, as if their art tried to escape definitions and common labels. This process creates possible ways of interpreting art beyond subjectivity. It is a kind of art open to other possible worlds, whose febrile activity is in itself a challenge. A challenge that means exploring new territories, moving along uneven paths, conveying dynamic energies, producing dazzling matter-like lumps, whose colour and light, emerge from their actual spatial delimitation in their becoming. 
This matter moves, expands and contracts along aimless directions. It turns into light that is colour, renders vision paradoxical and echoes the sound of choral voices in different modulations and tones. Flashes of lightning in the dark let us perceive the horizon for a second. This is indeed all we need.

Translated by Carla Bonollo

CONTINENTAL – IL PROGETTO CHE CAMBIA DI COLORE

Continental – Madrid
Continental Madrid
Continental Madrid

GOLF CLUB – MAJADAHONA – META-MORPHIC

Finestra occhio
Tetto- dettaglio
Ristorante Golf Club
Tetto Golf Club
Golf Club – Madrid
Golf Club – Madrid
Golf Club – Madrid

About Meta-morphic

META-MORPHIC 

Luigi Prestinenza Puglisi
Architettura legata a una certa anima spagnola, magari quella sregolata di Miralles o , per andare indietro, di Gaudì? Si e no. Alla domanda se fosse la Spagna la loro meta definitiva, la Bonollo mi ha risposto che in fondo sente la sua come una situazione nomade. Nella quale è il lavoro che chiama la persona, dandogli una collocazione geografica, piuttosto che viceversa. E a guardare bene alcuni elementi delle loro architetture ricordano Libeskind, Coop Himmelb(l)au e la produzione degli architetti della West Coast americana, penso a Moss e Morphosis.
Tuttavia è certo che arrivati alcuni anni fa in Spagna, Claudia Bonollo e Cesare Battelli decidono di restarci, organizzando uno studio professionale. A Madrid la concorrenza è dura, il contesto professionale non sempre facile, le posizioni culturali a volte arretrate. Ma è sicuramente una città in cui si respira un clima di speranza nell’architettura e di rispetto per la ricerca e la creatività. Vi è poi anche l’influenza di Miralles filtrata attraverso il Master che Battelli, appena laureato, ha conseguito alla Staatliche Hochshule fur Bildende Kunst a Francoforte.
La parola Metamorphic riassume il senso della ricerca dei due progettisti: lavorare nel confine tra animato e inanimato, tra oggetto e gesto. In una operazione che, investe, oltre al campo della costruzione, quello dell’arte. Ecco perché ogni segno dialoga sempre con qualcosa d’altro in un continuo rincorrersi che richiede un intervento attivo dell’immaginazione, che ricostruisca il complesso sistema che origina il processo formativo. Vi è in questo sforzo una tensione, quasi un’anima barocca che allude alla totalità senza mai mostrarla. Da qui la scelta di una articolazione per frammenti, spesso in sé incompiuti. Nello stesso tempo, sulla scia di una tradizione organica alla quale Bonollo e Battelli si richiamano, vi è sempre una puntuale attenzione agli aspetti tecnici e costruttivi , alle qualità e alle funzionalità dei materiali e degli ambienti nei quali oggetti e componenti edilizi possano trasformarsi, comprimersi, dilatarsi. Alla ricerca di una vitalità che si trasformi in una effettiva esperienza spaziale.

monografico Meta-morphic
Agencia Tributaria – Dettaglio del pavimento
Agencia Tributaria – Madrid
Agencia Tributaria – Madrid
dettaglio del pavimento – Claudia Bonollo