PROGETTI CHE NASCONO DAL COLORE: LE BISTROT DE CHUECA

caffรฉ-ristorante

lounge bar

progetto, ideazione e realizzazione: Arch. Claudia Bonollo

Fotografi:

  • Diego Lรณpez Calvin (foto del bistrot)
  • Itziar Guzmรกn (making-off)

Dimensioni del progetto: 300 mq circa

LE BISTROT DE CHUECA

Il progetto per โ€œLe bistrot de Chuecaโ€ non รจ solo il progetto di un ristorante bensรญ un esperimento sensoriale: lo spazio รจ nato per sperimentare quali emozioni รจ capace di risvegliare un colore.

Gli ambienti sono due: il bar ristorante a piano terra (tonalitร  del verde smeraldo) e il lounge-bar nel seminterrato (tonalitร  blรน cobalto).

Come importare questo prototipo di ristorante, in una cittร  come Madrid?

Combinando gli elementi tipici della tradizione del bistrot con lo sguardo sperimentale della modernitร . Lo spazio nasce da un colore e lโ€™architettura cromรกtica di color verde smeraldo con sfumature turchesi e verde acqua, provoca una sensazione gradevole: quella di sentirsi avvolti e protetti da un colore, le cui proprietร  terapeutiche sono note.

I piccoli tavoli di marmo e legno e le sedie (comode!) che sono gli arredi tipici del bistrot, rappresentano la tradizione.

La modernitร  e la sperimentazione si riflettono invece nelle textures colorate, elaborazioni digitali ispirate dalle decorazioni floreali e dai motivi tessili di tovaglie e tessuti francesi di distinte epoche. Le ampie finestre si trasformano in vetrate. Al posto delle tende, ricami macroscopici stampati su vinile trasparente e semitransparente che giocano con la luce e proiettano le loro ombre floreali nellโ€™ambiente, dove gli arazzi e le decorazioni di un tempo, si convertono in pareti, pilastri rivestiti da textures colorate, superfici vibranti, pavimenti.

Appare anche il tema cavalleresco dellโ€™amore: un cavaliere offre il suo cuore a una dama seduta in un giardino, viene ripreso da due โ€œscatole di luceโ€ (light-boxes) speculari (lโ€™offre du coeur 1 e 2), una di color rosa e lโ€™altra indaco, che illuminano il bancone del bar, in bilico fra la realtร  e il  sogno.

Il bancone e i ripiani del bar hanno forme ondivaghe e sensuali. Sono di vetro trasparente verde acqua. Gli sgabelli sono di resina argentata. Una nuvola di fibra ottica  riflette la sua luce cangiante sulle superfici trasparenti e specchianti. Ci sono โ€œaltre nuvoleโ€, nelle pareti dellโ€™entrata e del bar formate da frammenti di specchi, che giocano e duplicano la luce.

Le apliques e i paraventi curvati (con qualche taglio asimรฉtrico) sono di alluminio spazzolato. La possibilitร  di spostare i paraventi consente di trasformare lo spazio che cambia costantemente secondo le esigenze dโ€™intimitร  dei clienti e dei proprietari.

Sette scatole di luce, di dimensioni variabili, rappresentano alcuni paesaggi interiori. Sono le finestre astratte e luminose dellโ€™ambiente. Uno schermo gigante, di plasma, proietta gli esperimenti filmici del mio lavoro artistico (narrazioni cromatiche ecc. ecc.).

Sopra il bancone di vetro del bar (di colore giallo zafferano), una โ€œlight boxโ€ rappresenta una nuvola di imbuti. รˆ un omaggio a les fous furieux, il cui logotipo รจ lโ€™imbuto, simbolo della follia, unโ€™assozione culturale francese che si propone di promuovere lโ€™entusiasmo in tutte le sue forme senza pregiudicare nessuno.

Dal tetto del bar scende unโ€™altra nuvola di fibra ottica, piรน piccola di quella del ristorante e con una forma diversa, che cambia di colore con intervalli diversi.

Tre pilastri rivestiti da superfici oblique di plexiglass possono accendersi e proiettare una luce diffusa.

Le Bistrรดt de Chueca

โ€œBistrรดtโ€ รจ una parola russa, nata durante lโ€™immigrazione balcanica a Parigi, e significa โ€œrapidamenteโ€, per questa ragione il bistrรดt parigino รจ, per tradizione, un luogo caldo e accogliente dove degustare un pasto appetitoso in un tempo relativamente breve, durante tutta la giornata.

panoramica restaurante
panoramica restaurante
panoramica restaurante

Il progetto per โ€œLe Bistrรดt de Chuecaโ€ non รจ solo il progetto di un ristorante bensรฌ un esperimento sensoriale: lo spazio รจ nato per sperimentare quali emozioni รจ capace di risvegliare un colore.

Ringhiera artistica con fili di alluminio e loppe veneziane

La ringhiera della scala รจ una scultura di metallo, una specie di  ricamo di fili intrecciati di acciaio e di alluminio che avvolge e lascia intravedere alcune loppe colorate (pietre di vetro di Murano che sono residui della cottura del vetro nel forno).

Vetrate ricamate

Per le vetrate abbiamo riprodotto digitalmente in un fuori scala i delicati ricami dei tessuti ricuperando una tradizione tutta femminile.

Appliques

Per le applique abbiamo creato dei bassorilievi di metallo che circondano anche i pilastri a modo di capitelli. Le apliques e i paraventi curvati (con qualche taglio asimรฉtrico) sono di alluminio spazzolato. La possibilitร  di spostare i paraventi consente di trasformare lo spazio che cambia costantemente secondo le esigenze dโ€™intimitร  dei clienti e dei proprietari.

LOUNGE BAR

Il Lounge-bar รจ uno spazio con poltroncine e divani, dove รจ possible conversare amabilmente e bere un drink ascoltando buona musica. Lโ€™intero ambiente รจ azzurro cobalto. Da una hall quadrata si scende per una scala la cui ringhiera รจ una scultura di metallo, una specie di  ricamo di fili intrecciati di acciaio e di alluminio che avvolge e lascia intravedere alcune loppe colorate (pietre di vetro di Murano che sono residui della cottura del vetro nel forno).

Chromatic Lounge Bar – Claudia Bonollo
Chromatic Lounge Bar – Claudia Bonollo
Chromatic Lounge Bar – Claudia Bonollo
maquette dello spazio – Claudia Bonollo

Il Bistrรดt di Chueca รจ stato un sogno, breve ma intenso.

รˆ stato un vero privilegio poter godere del potere terapeutico del colore in modo ludico… “

Denis Broduriรจs – Owner and CEO


If you want to creat a sensitive space…

Let’s make something beautiful together.

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PUBBLICAZIONE: “19 ARQUITECTOS ITALIANOS EN ESPAร‘A HOY”

Progetto pubblicato in “ARCHITETTI ITALIANI IN SPAGNA OGGI” ed esposto a Roma (Collegio degli Architetti a Palermo (Instituto Cervantes e a Madrid per la settimana dell’architettura)